La blefaroplastica, ovvero l’intervento di riduzione dell’eccesso di pelle delle palpebre, è sempre stato uno dei trattamenti chirurgici più richiesti in campo medico estetico poiché l’ipertelorismo non solo costituisce un inestetismo che compromette lo sguardo invecchiando l’aspetto globale del volto ma talvolta provoca un vero e proprio disturbo alla vista.
La Blefaroplastica non chirurgica, definita anche “non ablativa” in quanto non prevede alcun tipo di incisione o di asportazione di pelle, si avvale di strumenti che agiscono per mezzo del “plasma” ovvero gas ionizzato e viene eseguita ambulatorialmente.
Nello specifico la differenza di potenziale elettrico tra la punta dello strumento e la cute provoca la ionizzazione dell’aria interposta rilasciando così delle minuscole scariche elettriche che in pratica costituiscono un vero e proprio microfulmine.
Si interviene cosi in maniera localizzata e senza ledere o scaldare troppo le aree circostanti, facendo evaporare l’epidermide in eccesso attraverso un procedimento detto di sublimazione, passando cioè direttamente da uno stato solido ad uno gassoso.
Il decorso post-trattamento risulta decisamente rapido, si nota un po’ di gonfiore che si riassorbirà progressivamente residuando delle piccole croste che cadono nel giro di pochi. La pelle rimarrà lievemente arrossata per un periodo più o meno lungo durante il quale continueranno i processi di guarigione.
Il trattamento dura circa mezz’ora previa applicazione di anestetico locale in crema e sarà possibile ripeterlo, qualora necessario, dopo alcuni mesi.
I risultati potranno variare a seconda delle caratteristiche e in base alla risposta che offrirà la cute del paziente.
In generale la blefaroplastica non chirurgica viene consigliata a tutti quei soggetti che superati i trent’anni iniziano a presentare l’esigenza di avere uno sguardo più aperto e riposato oltre ad essere particolarmente indicato per chiunque voglia evitare di ricorrere alla tradizionale chirurgia estetica eseguita per mezzo di incisioni.